Sintomi tipici
Sintomi positivi
Idee deliranti: le persone che ne sono colpite si sentono osservate, perseguitate, minacciate; si ritengono Dio, ricollegano a se molti eventi. Queste convinzioni non corrispondono alla realtà.
Allucinazioni: si percepisce qualcosa di inesistente; i pazienti sentono voci che gli altri non sentono e avvertono gusti strani oppure odori insoliti.
Disturbi del pensiero: Ia capacità di comprensione e la concentrazione sono danneggiate. I pensieri non hanno più un ordine logico, fatto che si riflette spesso anche nel linguaggio.
Spesso le persone affette da psicosi perdono il filo del discorso o saltano da un argomento all’altro.
Disturbi dell’io: si perde la sicurezza di un confine tra la propria persona e l‘ambiente circostante. I pazienti per esempio hanno l’impressione che i propri pensieri non siano davvero loro, ma siano stati impiantati nella loro mente da un’altra persona o da forze sconosciute.
Sintomi negativi
Avolizione: le persone affette da psicosi si sentono spossate e senza forza, sono poco attive e hanno difficoltà ad affrontare la vita quotidiana.
Appiattimento delle sensazioni: provano poco o per niente emozioni come gioia, rabbia o tristezza. Spesso si sentono interiormente vuote, fredde o intorpidite.
Ritiro sociale: i pazienti evitano i contatti sociali, si allontanano da amici e familiari. Partecipano poco alle conversazioni.
Consigli utili per i pazienti
1 Raccogliete informazioni: più si conosce la propria malattia, meglio la si può affrontare.
2 Fate attenzione ai primi sintomi, e se si aggravano rivolgetevi a un medico.
3 Riconoscete in anticipo le situazioni faticose e riducete lo stress. Per esempio concedetevi più tempo e fasi di riposo, dividete i compiti gravosi in più parti o trovate un sostegno.
4 Assumete regolarmente i farmaci prescritti; in caso di effetti collaterali consultate il medico.
5 Seguite le indicazioni del terapeuta.
6 Scambiate le vostre esperienze con altre persone colpite da psicosi, magari prendendo parte a un gruppo di auto-aiuto.
7 Coinvolgete nella cura una persona di vostra fiducia.
8 Mantenete una struttura della giornata regolare e programmate piccole pause.
9 Organizzate attivamente il tempo libero, anche programmando attività da svolgere insieme agli amici.
10 Ricordatevi di fare attività fisica e dormire a sufficienza.
11 Mantenetevi in forma, adottando un’alimentazione sana ed equilibrata.
12 Evitate l’uso di droghe e discutete l‘eventuale consumo di alcolici con il vostro terapeuta.
Vademecum per la famiglia
1. Cercate di sostenere il paziente nell’affrontare la vita quotidiana, dando una struttura regolare alle sue giornate. Stabilite regole chiare per la convivenza.
2. Permettetegli, in caso di stress o tensione, di passare del tempo da solo.
3. Cercate di trovare il giusto equilibrio tra un impegno scarso e uno eccessivo.
4. Cercate di adeguare le vostre aspettative alle possibilità del paziente.
5. Ricordate sempre, a voi stessi e al paziente, che nessuno e colpevole della malattia.
6. Abituatevi a essere pazienti e comprensivi.
7. Prendete accordi chiari,
8. Mettete in chiaro, a voi stessi e a chi vi circonda, quali sono i vostri limiti.
9. Cercate di apprezzare anche i piccoli progressi,
10. Sostenete il paziente a livello pratico ed emotivo.
11. Prendete sul serio i primi sintomi e agite secondo un «piano d’emergenza>>.
12. Avvaletevi dell’aiuto di professionisti, per esempio partecipando a gruppi di familiari e frequentando i centri di consulenza.
estratto da Le Scienze – Mente & Cervello aprile 2015
Di Franziska Rausch, Sarah Eifler e Mathias Zink