In questa epoca in cui la tecnologia esercita un forte impatto sulle nostre vite, lo Shinrin Yoku acquista un’importanza fondamentale per la nostra salute, per ridurre lo stress attraverso l’immersione con i 5 sensi .
Quando usiamo la tecnologia, ad esempio il computer, non usiamo tutti i nostri sensi e questo ci porta a stressare solo alcune funzionalità, ignorandone altre. Questo non è naturale, crea uno squilibrio, non siamo nati per stare al computer, l’uomo è fatto per stare nella natura ed ha bisogno della natura per vivere. L’impatto che abbiamo avuto sull’ambiente e nelle nostre vite è stato rapido ed esponenziale e l’evoluzione della specie passa invece attraverso le generazioni.
Cercherò di darti alcuni spunti importanti ma è determinante che tu pratichi perché se non lo fai non cambierai nulla.
L’attenzione è uno stato di calma profonda e di consapevolezza. Si tratta di un’attenzione espansa, diffusa e, nonostante il termine con cui ho cercato di definirla, non per questo inferiore.
Ogni azione che compi serve per ricongiungerti a qualcosa.
La rivoluzione è che ci sono le prove scientifiche dell’efficacia di queste tecniche.
Lo Shinrin Yoku concilia scienza e spiritualità, l’esperienza è affidata all’intuizione, alla soggettività eppure i benefici sono dimostrabili.
L’estetica giapponese nasce come disciplina filosofica circa 20 anni fa prendendo in considerazione Shintoismo e Buddhismo zen.
La natura non viene considerata come oggettiva ma è illusoria, inganno della coscienza, come spirito e relazione. Si tratta di una relazione che si esprime attraverso la bellezza, la forma dell’universo sensibile, dove ogni cosa è il riflesso dell’altra, non è separata dall’altra e si dà ad essa. È un darsi reciproco e incessante. Questo è Amore.
Accade tra corpo e anima, visibile ed invisibile, con tutto….
L’estetica giapponese, più che una filosofia, e’ una vera e propria guida di vita, ha avuto origine principalmente dalla visione del Buddhismo Zen che considera la natura evanescente e non permanente.
In effetti, se ci pensiamo, tutte le immagini in natura cambiano continuamente e svaniscono (diventando altro) prima che le si possa afferrare: il bruco diventa crisalide e la crisalide farfalla. Niente in natura viene sprecato, ogni cosa si dà per essere trasformata e perché lo farebbe se non per amore? E se la natura e’ la manifestazione dell’amore, la bellezza in natura e’ la forma sotto cui l’amore si rende visibile e noi, per carpirne i segreti più profondi, non dobbiamo fare altro che contemplarla.
Shinto-Buddhismo
Lo shintoismo è considerato essere la sorgente della cultura giapponese. Con la sua enfasi sull’interesse della natura e il carattere dell’etica, e la sua celebrazione del paesaggio, stabilisce il tono dell’estetica giapponese. Ciononostante, gli ideali estetici giapponesi sono prevalentemente influenzati dal Buddhismo giapponese. Nella tradizione buddhista, tutte le cose sono considerate sia evolvere che dissolvere nel nulla. Questo “nulla” non è uno spazio vuoto. È, piuttosto, uno spazio di potenzialità. Se prendiamo i mari come rappresentanti del potenziale allora ogni cosa è come un’onda che deriva da esso e ritorna ad esso. Non esistono onde permanenti. Non esistono onde perfette. In nessun punto, un’onda è completa, anche al suo apice. La natura è vista come un intero dinamico che deve essere ammirato e apprezzato. Questo apprezzamento della natura è stato fondamentale per molti ideali estetici giapponesi, “arti” e altri elementi culturali
Nella tradizione buddhista giapponese, la consapevolezza della condizione fondamentale di esistenza è un invito a un’attività vitale nel momento presente e di gratitudine per un altro tempo che ci viene concesso.
Nel Buddhismo il concetto di tempo e’ circolare e non lineare, proprio come in natura, dove le stagioni si susseguono ciclicamente senza un inizio o una fine precisa.
Il divenire, la ruota del samsara, il ciclo delle nascite, vie, morti e rinascite è una grande immagine che si manifesta per consentire la consapevolezza dell’amore e il sacro, che è l’esperienza del darsi. Darsi è la chiave del Nirvana, la liberazione finale, a cui si oppongono attaccamenti e paure.
L’estetica giapponese nasce dall’osservazione della natura che viene considerata una maestra capace di insegnarci a superare le nostre paure, a liberarci dai nostri attaccamenti ed a percepire l’invisibile (ciò che appare per poi svanire) per sentirci più sani, liberi e felici.