«Ciò che nella psicologia del profondo chiamiamo archetipi, nell’antichità erano gli dei, mentre presso le popolazioni animiste e presso gli sciamani sono gli spiriti. Essi sono le forme originarie delle esperienze. […]
L’anima viene al mondo con una missione in base alla quale ha necessità di attivare determinati comportamenti, perciò si serve di certe immagini originarie o archetipi. Le principali immagini che la nostra anima proietta, proprio come gli dei di un mito, determinano eventi che sono storie passionali, di turbamento ed estrema bellezza, al di là del bene e del male. […]
Il processo del riassorbimento del reale, che si attua a mezzo del metodo della tradizione del Mantra Madre, ci porta a vedere il mito che stiamo mettendo sulla scena della vita vivendo. La consapevolezza del mito in cui siamo coinvolti ci rende amanti, compagni, complici degli dei, sollevandoci dalla condizione di vittime degli eventi.»
– dal libro “Mantra Madre” di Selene Calloni WIlliams.