La meditazione sul respiro è una pratica fondamentale della mindfulness, utilizza il respiro come oggetto della meditazione e rappresenta il modo più facile di iniziare una pratica.
Consiste nel concentrare l’attenzione sul respiro e osservare quello che accade momento dopo momento.
Ogni volta che la mente si distrae, non dobbiamo fare altro che riportarla gentilmente al respiro.
Non si tratta tuttavia di “pensare” al respiro, ma di sentirlo, di seguirne le sensazioni che lo accompagnano.
Attraverso la pratica della meditazione, il respiro può acquisire per ciascuno di noi un significato diverso:
• ci aiuta a concentrarci
• ci permette di ancorarci al presente
• ci aiuta a calmare mente e corpo
• ci aiuta ad osservare pensieri ed emozioni con più distacco
• con l’allenamento costante porta pace e consapevolezza
• possiamo attingere al respiro in qualsiasi momento, 24 ore su 24.
Ci sono vari punti del corpo in cui possiamo osservare il respiro: le narici, il torace, la pancia.
Si potrebbe iniziare osservando il respiro nella pancia, in quanto questo tipo di osservazione agli inizi della pratica può avere un effetto particolarmente calmante.
Indipendentemente dal punto di osservazione che scegliamo, l’importante è che manteniamo la consapevolezza delle sensazioni che accompagnano il respiro in quel determinato punto del corpo, istante dopo istante.
Se osserviamo il nostro respiro:
-nelle narici sentiamo l’aria che entra e che esce attraverso di esse,
-nel petto, sentiamo il movimento del torace, l’espansione e la contrazione,
-nell’addome sentiamo la pancia che si alza e si abbassa.
Quando iniziamo ad utilizzare il respiro come ancora per fermare l’attenzione al presente e portare stabilità alla mente, scopriamo un alleato prezioso al quale ricorrere ogni volta che abbiamo bisogno di ristabilire il nostro equilibrio interiore.