Tutto iniziò quando vidi la Dea Dormiente (the Sleeping Lady) nella copertina di un libro. Questa attirò subito la mia attenzione, quella Dea l’avevo vista anni prima durante un viaggio a Malta. Con il libro tra le mani, guardai chi l’avesse scritto e scoprii che si trattava di Selene Calloni Williams, psicoterapeuta autrice di numerosi testi, che io avevo già conosciuto per altri percorsi. Decisi quindi di prendere quel curioso libro e vi trovai l’introduzione ad un mondo… Un mondo di Mantra ed Esercizi Spirituali.. L’introduzione perché a quella lettura è seguita la pratica, il seguire i corsi, Rituali di Guarigione, Esercizi Spirituali del Mattino e della Sera e la possibilità attuale di poter esser Portatore di Mantra Madre (abbreviato MM). Essere portatore significa poter praticare terapie di guarigione.
Oltre a Selene conoscevo il pensiero della psicologia archetipica di J. Hillman, il “fare Anima” e il suo dire che la psicanalisi è un cammino di “ritiro delle proiezioni” per riportare le proiezioni alla nostra stessa facoltà di immaginarle, tornare ad essere i maestri degli eventi e non le vittime.
Ciò che nella psicologia del profondo è il “ritiro delle proiezioni”, nella cultura del MM è il “riassorbimento del reale”. “Riassorbimento del reale” e “ritiro delle proiezioni” sono la stessa cosa, lo stesso procedimento di deprogrammazione.
Fare Anima significa “ritirare le proiezioni”, smaterializzare e depersonalizzare il reale. Prendere ogni cosa, persona, oggetto con cui si è venuti a contatto e riportarlo alla sua reale natura che è immagine, sogno, proiezione. La realtà è sogno, è proiezione, l’illusione della coscienza. Nel Buddhismo si parla di vuoto o meglio di “splendente vacuità del nulla”. “Riassorbimento del reale” significa sottrarre le immagini al dominio del materialismo, all’illusione dell’oggettività delle cose.
Il simbolo del MM è la stella a sei punte di cui vi ho già parlato e che vi invito a leggere per scoprirne il significato
Questo e molto altro è il MM, un cammino e una tradizione tra le più profonde ed esoteriche.
È come se noi fossimo vittime di una programmazione inconscia dalla quale dobbiamo risvegliarci. Il MM è uno strumento per il risveglio ed è così efficace perché è corporeo. La sua efficacia è data anche dal portare a sviluppare un “potere automatico”.
Se è vero che siamo vittime di un’ipnosi allora la nostra capacità di vedere, sentire, toccare e gustare ne è coinvolta con il nostro corpo. In oriente parlerebbero di mente cellulare. Se l’ipnosi è così profonda abbiamo bisogno di uno strumento che entri nelle profondità del corpo attraverso la vibrazione.
Il mantra è vibrazione che ha la proprietà di muovere e convogliare in specifici punti del corpo fisico, psichico ed eterico, l’energia vitale del Prana, producendo così determinati mutamenti dello stato di coscienza, tali da indurre consistenti modificazioni nei diversi piani di esistenza.
Il mantra permette di raggiungere quel particolare livello della mente, detto mente pura, non condizionata dall’emotività o dalla eccessiva intellettualità, consentendo il fluire delle correnti magneto-elettriche, mantenendo e incrementando il potenziale energetico dell’essere umano.
Inizialmente dobbiamo produrre questa vibrazione intenzionalmente, poi scatta il “potere automatico”, cioè la mente delle cellule si impossessa di questa vibrazione e inizia a ripeterla automaticamente. Da quel momento non c’è più alcuno sforzo.
Cos’è accaduto? Si è attivata l’intenzione che il mantra porta con sé. Il MM è una vibrazione che porta in sé l’intenzione del risveglio. Il deprogrammare il corpo, i sensi, da questa grande ipnosi tale per cui noi vediamo la materia come sostanza oggettiva indipendentemente dalla nostra facoltà di immaginarla, e siamo incapaci di percepire la vacuità e l’impermanenza dell’esistenza. Il MM ci deprogramma.
La tradizione è complessa, composta da diversi mantra e pratiche, porta in uno stato amplificato di coscienza, conduce a quello che gli esoterici chiamano il matrimonio mistico o nozze alchemiche.
Un essere umano consapevolmente unito al proprio sposo, alla propria sposa sotterranea o celeste è libero. È libero perché il suo sposo è il suo maestro, la sua unica guida, è il suo piacere immenso, ha il favore degli dei. Questa non è altro che la “religione” di natura
È riprendersi la divinità in un rapporto di vero amore, è risveglio, è ecologia profonda, è pace… Non è un credo, è esperienza…