Psicologia

Amore e Psiche: Spiegazione del mito

I miti sono la storia dello spirito, va quindi considerato che si parla di archetipi ed in questo chiave va letto anche questo mito.

La malvagia bellezza di  Afrodite ed Eros esercita un fascino al quale nessun lettore del racconto può sottrarsi.

Psiche (“Venere terrestre” figlia di Terra e Cielo) con la sua bellezza di cui anch’essa è conscia non raccoglie alcun frutto sulla terra. Con lei risuona l’antico motivo della sposa votata alla morte manifestando così la psicologia femminile – matriarcale. Nel mondo matriarcale infatti ogni matrimonio è un rapimento di Kore, il fiore virginale, da parte di Ade, violento aspetto dell’ostilità maschile.

Il velo della sposa è il velo del mistero e le nozze di morte un archetipo dei misteri femminili. Nell’originario rapporto di identità tra madre e figlia l’avvicinarsi dell’uomo preannuncia un destino di separazione. Il matrimonio in questa cultura è visto come un’azione violenta, un rapimento. Ciò che per l’essere maschile è aggressione, vittoria, violenza e soddisfazione del desiderio per  l’essere femminile è invece destino di trasformazione e profondo mistero della vita. La perdita della verginità “deflorazione” è un atto misterioso di fine ed inizio, fine di un’esistenza per entrare nel pieno della realtà della vita. Un passaggio da fanciulla-fiore a madre-frutto.

Psiche accetta il suo destino e non sceglie un atteggiamento di lotta, protesta, fuga o ostinata resistenza quale sarebbe stato l’atteggiamento di un Io maschile. Lei riconosce il suo destino. Si ritrova così nel paradiso di Eros, nell’estasi oscura, non sa e non vede.

In questo paradiso le sorelle rappresentano il serpente, la loro irruzione infatti provoca la cacciata ma allo stesso tempo anche un più alto livello di coscienza. Il fatto determinante è che Psiche viene persuasa a rompere il tabù ed a fare luce sul mistero, entra così nel conflitto: odiare la belva / amare il marito. Le sorelle sono sposate ma odiano i mariti per “la schiavitù della donna nel patriarcato”. Esse rappresentano le tendenze/potenze matriarcali represse o del tutto inconsce di Psiche, l’aspetto ‘ombra’.

Psiche avrebbe dovuto uccidere Eros tagliandoli la testa con il coltello e questa sarebbe stata una castrazione trasferita nella sfera spirituale.

Grazie alle sorelle Psiche diventa cosciente della sua situazione e femminilità, esse determinano la sua futura evoluzione.

Il mito illumina la situazione inconscia di Psiche. Psiche tenuta nell’oscurità è spinta verso la luce, la sua anima in rivolta la spinge all’azione, il conflitto la porta ad agire.

Psiche quindi munita di lampada e coltello si avvicina all’amante, lo vede, tenta invano di uccidersi e mentre contempla Eros si ferisce con una delle sua frecce, s’infiamma di desiderio per lui e mentre lo bacia una goccia l’olio bollente schizza fuori e lo ferisce svegliandolo. Vedendo che Psiche ha disobbedito lui vola via e scompare.

La donna emerge per la prima volta dalle tenebre del suo inconscio e dal vincolo matriarcale, trasformazione psichica di straordinario significato, incontrando l’uomo individualmente, riconosce Eros e lo ama. Ora è amante attiva e volontaria, una forza che viene da dentro e non dall’uomo fuori di lei (Eros dorme).

Questo Eros di Psiche, più grande e invisibile è destinato ad entrare in conflitto con la sua più piccola e visibile incarnazione. Eros infatti voleva restare nel paradiso-tenebra mentre è di Psiche l’inclinazione verso la consapevolezza e questa inclinazione è “più forte dell’amore per Eros”. In realtà Psiche lo ama davvero solo quando lo conosce. Eros in tutto ciò viene ferito soprattutto dalla sua disponibilità a perderlo.

Psiche toglie ad Eros il suo potere divino su di lei e si pone di fronte a lui in uno stato di uguaglianza, l’irrompere della coscienza in un vero incontro con l’altro, ma questo significa essere separati. Infatti i successivi sviluppi sono il tentativo di superare questa separazione su un nuovo stato di piena consapevolezza e amore e questo processo coinvolge inevitabilmente anche Eros. Psiche provoca la sofferenza legata all’individuazione nella quale una persona ha esperienza di sé stessa di fronte all’altro. Essa ferisce se stessa con la freccia ed Eros con la goccia ma solo grazie a ciò sorge l’amore che unisce nuovamente ciò che è stato separato.

Perché la goccia d’olio brucia Eros? Il nutrimento della lampada, ciò che porta luce e conoscenza, scotta e brucia. La fiamma del sentimento è fonte di illuminazione, una coscienza illuminata che sorge dalla combustione della materia e la moltiplica. Per ora Eros, pur ferito e sopraffatto dalla sofferenza amorosa, la esperisce passivamente, non si è liberato della madre ma l’ha solo ingannata di nascosto. Mentre Psiche si comporta attivamente.

Le sorelle distrutte dal maschile, uccise da Eros, sostituiscono Psiche nel suo destino di morte, per loro è davvero il divorante mostro maschile.

Con Psiche finisce l’età mitica in cui il rapporto tra i sessi dipendeva dal potere degli dei e comincia l’epoca degli amori umani in cui la psiche umana prende coscienza delle decisioni riguardanti il proprio destino. Questo è il conflitto-rivalità che pervade tutto il mito tra Afrodite e Psiche.Amore-e-Psiche-farfalla

Psiche stabilisce il principio dell’incontro d’amore e dell’individuazione accanto a quello dell’attrazione deduttiva e della fertilità.

Ecco perché Afrodite nata dall’unione di cielo e mare, in cui questo ultimo ricorda l’inconscio collettivo, e Psiche dall’unione di cielo e terra, la più alta forma terrestre di conoscenza come incontro tra maschile e femminile. Psiche si contrappone alla Grande Madre (rappresentata come strega nella favola) che fino ad allora aveva determinato con il proprio figlio i destini degli amori umani stabilendo una libertà di coscienza dell’incontro amoroso. Quando Psiche nella ricerca di Eros si consegna alla Dea è pronta a morire e viene sottoposta a svariate prove.

Prima prova:

La mescolanza dei semi da riordinare è simbolo di una uroborica mescolanza dell’elemento maschile. L’aiuto a Psiche arriva dalle formiche, le laboriose alunne celeri della terra madre, originari piccoli esseri viventi, simbolicamente legate al sistema neurovegetativo. Psiche ha in sé un principio inconscio grazie al quale è in grado di scegliere, selezionare, coordinare e valutare orientandosi nella confusione dell’elemento maschile. Metter ordine nella materia informe. L’amore e la volontà di Psiche sono infatti elasticamente irremovibili.

Pan le aveva già dimostrato che era impossibile regredire e, da vecchio saggio, determina l’evoluzione di Psiche consigliandole di conquistare Eros.

Il passare di compito in compito diventa un percorso di evoluzione.

Seconda prova:

Le pecore, montoni, di cui Psiche deve portare la lana sono descritti dalla canna come forze magiche e distruttive. Si evidenzia il legame dei montoni con il sole, simboli della forza distruttiva maschile come sentita nel matriarcato. Psiche deve strappare questa forza maschile come “castrazione” simbolica per impossessarsene e potenziarsi, e quindi di “depotenziare” il maschile. Il rischio è di soccombere a questa forza istintiva brutale che simboleggia le potenze inconsce nella psiche. Nella trama si manifesta con tendenze suicide di Psiche che non si sente all’altezza del conflitto con il mondo archetipico. Attraverso la progressiva integrazione e autorealizzazione può essere in grado di resistere. L’aiuta allora la canna, il capello della terra collegato alle profondità dell’acqua da cui riceve la forza elastica e flessibile. La canna le suggerisce di aspettare che le cose cambino, quando il principio maschile si avvicina al femminile, la sera.

Anche qui la soluzione non arriva dalla lotta ma da un contatto fecondo tra maschile e femminile. Psiche prende ciò che le è necessario dal maschile senza nuocergli.

Terza prova:

Qui la caratteristica essenziale di questa acqua è che unisce ciò che sta in alto con ciò che sta in basso e simboleggia il fiume dell’energia vitale. La corrente vitale è in continuo movimento, mutamento e generazione, continua nascita e morte. Questa sorgente è incontenibile. Psiche deve dare forma e quiete a ciò che è informe e fluente, dare forma alla vita, deve imbrigliare questa potentissima forza generatrice, energia dell’inconscio, senza esserne distrutta. Qui emerge la simpatia di Zeus per Psiche che le manda in soccorso la sua Aquila.

L’aquila di Giove rappresenta la spiritualità ormai già maschile-femminile di Psiche che in un solo atto raccoglie e concepisce e nello stesso tempo afferra e comprende. È una spiritualità ascendente, più evoluta che vede dall’alto. Psiche può dare forma soltanto ad una parte dell’infinito da lei afferrabile.

Osservando le tre prove si potrebbe dire che rappresentino manifestazioni di Eros e del drago-mostro, tre forme della sua natura: fecondazione, lucentezza accecante e  forza dinamica. Eros che è scomparso, tornando alla dimora materna, si rivela a Psiche attraverso la sua evoluzione, si trasforma attraverso Psiche, con ogni impresa lei coglie una nuova categoria della realtà di Eros.

Psiche prende coscienza di sé e comprende Eros.

Quarta prova:

In questa prova Psiche deve sbrigarsela da sola, non ha soccorritori  del mondo vegetale o animale , forze interne del suo inconscio ad aiutarla. Questa volta ad aiutarla è la torre simbolo della cultura umana, mandala-recinto stratificato femminile ed anche fallica, data dal lavoro collettivo, dalla coscienza umana e dall’elevata visione. La torre simboleggia anche un saldo possesso.

Questa prova è un sentiero eroico di rinascita per Eros. Psiche porterà qualcosa di sotterraneo e infero al mondo. È un rito di iniziazione che richiede fermezza dell’Io, si tratta del presupposto della coscienza e dell’attività cosciente in generale.

Il resistere alla pietà è una lotta contro il femminile, alla Grande Madre alla quale non interessa l’individuo e l’individuazione ma il gruppo e il crescere e moltiplicarsi. Afrodite e Persefone sono solo due aspetti della Grande Madre, due aspetti dell’Uno.

L’unguento di bellezza rappresenta l’eterna giovinezza della morte Persefone, una bellezza frigida e sterile verso la quale potrebbe regredire Psiche. La seduzione è nel narcisismo dimenticando la vera femminilità. Se consideriamo che Psiche apre il vasetto allora “fallisce” nell’intento. Non si cura del consiglio della torre e cade in un sonno mortale.

Ma Psiche è gravida e se si ricorda, è con la sua gravidanza che inizia il processo di indipendenza. Psiche “fallisce” perché decide di non dare alla Grande Madre ciò che ha così faticosamente conquistato. Torna su un piano diverso la bellezza: prima un dono che era una sventura e ora, per amore di Eros, per rendere più grande la sua bellezza è pronta a prendere su di sé spontaneamente la più grande sventura. Eros è dio, come fa a tenergli testa? Vuole diventare pari al suo divino amante e preferendo la bellezza alla conoscenza, si ritrova nuovamente in armonia con il femminile. Poiché fa questo con amore per Eros questa componente antica femminile entra in una nuova fase, è la bellezza dell’amante che vuole essere bella per l’amato e nessun altro. Così senza saperlo ottiene il perdono di Afrodite – Persefone. Psiche incorpora nell’ambito della personalità umana il tesoro del drago dell’inconscio.

Psiche si è liberata dalle potenze matriarcali e, con l’invisibile assistenza di Pan, supera così anche le prove imposte da Afrodite.

Questo “fallimento” di Psiche spinge Eros ad entrare in azione, trasforma il fanciullo in uomo e l’amante fuggitivo in salvatore. Psiche dà ad Eros la possibilità di incontrarla su un piano diverso, come salvatore ed eroe, è pronta a fare “buio” per conquistarlo. Attraverso l’impotenza di Psiche ed il suo bisogno di salvezza Eros si libera dalla sua prigionia.

È qui che Psiche festeggia le nozze di morte con Eros, muore per lui e rinasce attraverso l’amore.

Le quattro prove sono un viaggio iniziatico attraverso i quattro elementi, le forze della natura che deve assimilare: formiche che rappresentano la terra, la canna che appartiene all’acqua, l’aquila di Zeus all’aria e il fuoco attraverso l’”infuocato” Eros.

Segue…..

Articoli precedenti:

https://www.barbaranordio.com/amore-e-psiche-riassumiamo-alcuni-elementi-importanti/

https://www.barbaranordio.com/mito-di-amore-e-psiche/

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