Coraggio ed energia: è qui che hanno la loro origine
Il fegato è la principale ghiandola del nostro corpo, situata, sotto il diaframma, a destra nell’addome superiore.
Esso accumula e distribuisce il nutrimento dell’intero organismo e partecipa alla formazione e alla distribuzione del sangue.
In quasi tutte le culture e le tradizioni, il fegato è considerato l‘organo più direttamente connesso alle espressioni di forza, coraggio, energia vitale, determinazione, come nell’espressione “uomini di fegato” per coloro che compiano azioni audaci e temerarie.
Al cuore, da cui deriva etimologicamente la parola “cor-aggio”, è affidato l’incarico di raccogliere e coordinare quella forza che, attraverso il sangue, raggiunge tutto l’organismo, ma al fegato è demandato il compito di produrla e accumularla.
Il fegato è soprattutto la sorgente e la sede di elaborazione di tutte le energie: infatti, immagazzina il glucosio sotto forma di glicogeno, e lo rilascia a seconda delle esigenze energetiche del momento.
Questo meccanismo apparentemente semplice permette di svincolare l’uomo dalla necessità di dover continuamente provvedere ad alimentarsi, allo scopo di mantenere costante il nutrimento cellulare.
Il fegato produce la bile ricavandola dalle componenti utili del sangue e filtra le tossine dal sangue appena formato nell’intestino tenue.
Quando esso è sovraccarico, alcuni di questi veleni possono tornare in circolo senza poter esser espulsi dai reni. Il fegato si gonfia, la sua funzionalità si deteriora e il sangue rimane carico di tossine.
Come una sorta di alchimista, il fegato estrae dal cibo digerito le sue potenzialità, riducendolo all’essenza, così da rendere questa materia disponibile per lo sviluppo e la continuazione della vita.
L’essenzialità di questo organo, insieme al cuore e al cervello, per la continuazione dell’esistenza ne ha fatto, nella fantasia e nella concezione di tutti i popoli, il “re” della materia, da cui sa trarre l’energia necessaria al sostentamento e, per analogia, anche le qualità per superare i momenti critici: il coraggio e l’ardimento.
Il fegato raccogliendo e filtrando tutto il sangue proveniente dagli organi addominali e in genere il sangue venoso che è circolato nei tessuti periferici, si carica di sostanze di scarto, tossiche, qui ossidate, scomposte e neutralizzate. Si può dunque affermare che il sangue esca dal circolo endo-epatico filtrato, “ripulito”, ricaricato.
Riassumiamo brevemente le principali funzioni:
- produzione e deposito di energia (glicerolo),
- secrezione della bile,
- neutralizzazione di sostanze tossiche,
- creazione di proteine plasmatiche essenziali,
- fornitura di sostanze per la coagulazione del sangue,
- aiuto nella digestione dei grassi,
- implicato nella regolazione del metabolismo.
Per la sua struttura e le funzioni cui è preposto, il fegato conferma le intuizioni dell’inconscio collettivo, espresse in miti, immagini, metafore.
La sua apparente inesauribilità, dovuta all’incessante rigenerazione, lo ha reso simbolo di impavidità, abnegazione, rinnovamento. Nella mitologia ci parla del ribelle Prometeo che, avendo rubato il fuoco dal carro del Sole per donarlo agli uomini, suscitò le ire di Zeus. Questi, per vendicarsi, lo fece incatenare nudo a una vetta del Caucaso, dove un avido avvoltoio gli divorava il fegato tutto il giorno, un anno dopo l’altro; e il suo tormento non aveva fine, poiché ogni notte il fegato gli ricresceva (fonte: RIZA Psicosomatica) .
Come maggior laboratorio biochimico dell’organismo, in effetti, il fegato è davvero alla radice della produzione dell’energia e della sua trasformazione e conservazione.
Dal punto di vista psicosomatico la salute del fegato è strettamente legata all’intensità con cui viviamo, all’energia vitale che ci muove.
I disturbi del fegato, che determinano spesso stanchezza, debolezza e difficoltà digestive, segnalano una difficoltà nella gestione dell’energia vitale.
Inoltre il fegato è, nella tradizione, la sede di intense pulsioni come rabbia e coraggio, che mal espresse possono rivelarsi come disturbo epatico.
Nel linguaggio comune si dice: “rodersi il fegato” quando accumuliamo una grossa rabbia che non riusciamo a esprimere completamente.
È importante, quindi, tenere questa ghiandola bene funzionante per non alterare delicati processi del nostro organismo. Oltre alle considerazioni psico-energetiche nella pratica quotidiana possiamo iniziare prestando attenzione al cibo.
Il “cibo” peggiore per il fegato è rappresentato dalle droghe e dai prodotti chimici; seguono nell’ordine l’aceto, l’alcool e le bevande fredde. I veleni derivati dalle droghe e dai prodotti chimici si fermano più a lungo degli altri nel fegato e sono i più difficili da eliminare.
I liquidi freddi attraversano velocemente lo stomaco e l’intestino, poi passano nel fegato ed in seguito in tutto l’organismo. Le persone che hanno un fegato in buone condizioni avvertono prima degli altri l’effetto dell’alcool.
Il fegato ingrossato è una condizione assai pericolosa, causata dalla sovralimentazione. I disturbi del fegato possono attraversare una fase acuta. L’eccessiva quantità di qualsiasi cibo è dannosa per l’organismo, ma in particolare lo sono l’alcool, l’aceto, i cibi contenenti prodotti chimici, le medicine e le droghe, lo zucchero, l’olio e la carne, che portano al fegato, in provenienza dallo stomaco e dall’intestino tenue, troppi elementi nutritivi, riempiendolo e gonfiandolo. Ridurre la quantità di cibo è assai importante, in questo caso, per questo organo e per l’intero organismo.
Anche molti altri disturbi sono causati da un fegato in cattive condizioni come, ad esempio, la forfora, la caduta dei capelli, le malattie degli occhi, problemi relativi alla vista, alle capacità mentali e può manifestare anche, in punti diversi del corpo, un cambiamento nel colore della pelle.
È importante notare come gran parte delle religioni, come rapido mezzo per educare le masse a salutari abitudini, preveda periodi di digiuno stagionali, come ad esempio quella Cristiana nel periodo primaverile. L’inverno è ricco di alimenti più grassi per difenderci dal freddo, una buona depurazione del fegato, infatti, può permettere che avvenga in noi l’esplosione energetica della natura tipica dei mesi successivi
Il cura migliore è il cibo!
Se ci vogliamo bene dobbiamo amare anche il nostro organismo è lui che ci permette di stare in questo mondo. Più lo amiamo, più lo aiutiamo a vivere, più longevi saremo…