Da un punto di vista psicosomatico il vomito è da considerarsi come la non accettazione del cambiamento inteso in senso ampio: infatti lo stress, la tensione, la rabbia, il dolore sono emozioni che si rifiutano e “rigettano”.
Il vomito può essere visto anche come un tentativo di affermare la propria autonomia: siamo noi che decidiamo cosa accogliere in noi stessi e cosa no.
Questo è il punto fondamentale, quando il vomito non è legato a specifiche cause organiche: è un “no” pronunciato da tutto il corpo, che esprime simbolicamente un’intima, determinata volontà di dire “no”, di rigettare qualcosa a cui ci si sottopone, come per esempio:
• situazioni cariche di ansia, aspettative o pressioni esterne;
• situazioni obbligate per le quali si sente avversione o forte contrarietà;
• cambiamenti improvvisi che creano disorientamento.
Può presentarsi associato a nausea.