Gli studi di neuroscienze hanno dimostrato l’influsso che ha la pratica della meditazione sull’area limbica e prefrontale del cervello, si sono notati un miglioramento delle attività recettiva e reattiva, un aumento della sincronicità nelle attività della persona.
La pratica della meditazione sulla consapevolezza, Mindfulness, offre la possibilità di lavorare sulla crescita del corpo, dei sensi, delle sensazioni, il rafforzamento del Sé e l’apertura all’altro. Questo lavoro sulla consapevolezza permette di sviluppare una “presenza al momento presente” per ottenere un buon equilibrio psicofisico.
Questo stato di presenza permette di:
- confrontarsi con se stessi,
- portare attenzione al proprio stato d’animo ed i suoi cambiamenti,
- ri-conoscere le emozioni, osservare come queste crescono in noi con quali conseguenze corporee e quali pensieri ne conseguono,
- lasciarle andare le emozioni e gestire consapevolmente le sensazioni,
- essere meno distratti dalle ruminazioni mentali non volute
- una relazione più diretta ed autentica con il mondo circostante.
Durante la meditazione si realizza un viaggio interiore di osservazione di ogni resistenza che si frappone al naturale stato di benessere psicofisico. Permette di conoscere di che colore sono le lenti degli occhiali con cui solitamente osserviamo il mondo, di accettare questo modo di vedere e di cambiare le lenti o togliere gli occhiali.
Questa consapevolezza acquisita premete un miglior ascolto di sé e degli altri.
I nostri disagi possono collocarsi prevalentemente sul corpo o sulla mente, ma per curarci dobbiamo rivolgere l’attenzione ad entrambi. Ogni individuo è l’espressione di mente e corpo indissolubilmente intrecciati…e quando i pensieri non hanno voce, le parole sono nel corpo …
Possiamo distinguere infatti:
Sintomi Psichici: disagi che si esprimono con ansia, panico, fobie, depressione ecc.. e con modificazioni della chimica del corpo;
Sintomi Psicosomatici: espressioni di disagio dell’intera “unità psico-somatica” che utilizzano i disagi fisici (es. gastrite, aritmie cardiache, allergie, ecc..) per esprimersi.
Ogni emozione respinta o non accolta ci allontana dalla consapevolezza e da noi stessi.
Soffocare le emozioni può dare luogo all’insorgere di svariati sintomi che potranno esplodere in momenti successivi e quando troveranno una via d’uscita alternativa.
alcuni esempi nello schema sottostante (fonte RIZA ottobre 2011)