Lo Psicologo incontra l’Altro
“senza desideri e senza memoria”
solo così ha la mente libera da aspettative e progetti.
È importante che lo psicologo incontri il suo Cliente libero da ogni influenza ambientale, superstizione e passione per poterlo comprendere per ciò che è, per poter percepire e guardare liberamente tutto ciò che serve.
Non ci deve essere nessun giudizio, per cogliere ciò che si affaccia e lo stato d’animo del momento. La persona va accolta ed accettata così com’è, a mente vuota…
L’Altro porta la sua storia, le sue aspettative e ambizioni, le sue sconfitte , le sue vittorie, si racconta, ma gli stati d’animo vanno solo osservati, senza giudizio!
È un contemplare, non è guardare, ma vedere il panorama e non i singoli elementi che lo compongono per cogliere l’essenza e vedere sotto la maschera ciò che esiste.
Chi contempla entra in un altro mondo, in un altro Universo e la scena cosmica si allarga permettendoci di vedere, ad esempio, che un bicchiere non è più solo un contenitore, ma concavità che accoglie, come il mare, come il femminile…I simboli sono essenziali perché trasmettono messaggi ampi e profondi.
La percezione del corpo:, come dice il dott. R. Morelli, “occorre sempre chiedere a chi sta male dove sente, dove avverte, in quale parte del corpo (petto, addome ecc.) si diffonde il disagio dell’invidia, della rabbia, della gelosia. Percepire nel corpo le emozioni che chiamiamo “sgradevoli” evita le somatizzazioni e impedisce che esse si incarnino nostri tessuti.”