“A tutt’oggi siamo stranamente incapaci di essere consapevoli dei nostri sentimenti, intendo dire incapaci di sentire profondamente gli eventi che, in qualche modo, ci riguardano. Le persone passano attraverso eventi o esperienze, senza accorgersi di ciò che hanno veramente vissuto”
(Carl Gustav Jung 27 giugno 1956)
È importante sottolineare che presupposti fondamentali e imprescindibili di ogni relazione d’aiuto sono dati dalla volontà di intraprendere un percorso, al fine di migliorare la sua condizione attuale verso un maggior benessere, e dalla motivazione del paziente che richiedono sicuramente uno sforzo conoscitivo e una messa in discussione di sé e del proprio mondo.
Perché contattare un professionista?
Per potersi aprire ad un interlocutore senza doverne temere il giudizio, la considerazione superficiale, il disinteresse o addirittura il rifiuto.
Un professionista deve essere in grado di ascoltare , accogliere e restituire in modo adeguato, significati e feedback, ed essere in possesso di adeguate conoscenze e strumenti.
Inoltre è in grado di:
– provare comprensione empatica: “sentire il mondo personale dell’altro come se fosse il nostro, senza mai perdere la qualità del come se; sentire l’ira, la paura, il turbamento del cliente come se fossero nostri, senza però aggiungervi la nostra ira, la nostra paura, il nostro turbamento” (Rogers)
è importante vedere il mondo dell’altro dal suo punto di vista e non filtrato attraverso il proprio personale modo di vedere, altrimenti lo si valuta e analizza senza riuscire a comprenderlo.
– accettare i sentimenti dell’altro senza sentire il bisogno di valutarli né di agire su di essi permette alla persona di essere accettata e apprezzata nella sua unicità, con sentimenti ed esperienze personali.
– stare pienamente in relazione con sé stesso, accettare il proprio sé e ciò che sta sperimentando senza che ciò venga represso, e che possa quindi modificare flessibilmente le sue percezioni sulla base delle sollecitazioni e del confronto diretto con l’esperienza. Percepirsi correttamente è il primo passo per una comunicazione efficace.
– riformulare e parafrasare ciò che la persona sta comunicando riconoscendole tutta la dignità del suo punto di vista e offrendone una nuova organizzazione.